ANTE OP
PROGETTISTI: DELISABATINI architetti
ANNO: 2025
DESCRIZIONE: Casa Diana
LOCATION: ROMA
COMMITTENTE: privato
CONSULENTI: Ing. P. Forte (strutture)
COLLABORATORE:
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Questa abitazione, in una palazzina romana degli anni 40, è caratterizzata da una struttura portante muraria che, se da una parte limita e condiziona fortemente la libertà del progettista, dall’altra le conferisce un carattere massivo che aggiunge dignità allo spazio. Uno spesso muro di spina caratterizza l’abitazione e la divide lungo tutta la sua lunghezza. L’abitazione originaria, concepita secondo una spazialità bloccata in tante stanze accostate e caratterizzata da un lungo corridoio di servizio, aveva la zona giorno in prossimità dell’ingresso ma penalizzata da un affaccio sul distacco interno dell’edificio. La zona notte invece, con il terrazzo e la cucina, godevano dell’affaccio su strada.
Valutati alcuni fattori fondamentali tra i quali l’esposizione solare, l’affaccio su strada, la presenza di un terrazzo, si è scelto di ribaltare, con il progetto, l’impostazione originaria. La zona giorno è stata organizzata sul fronte strada dove esisteva un terrazzo da valorizzare e dove maggiore è la luminosità, elemento non trascurabile in un piano basso. Il progetto ha richiesto la pressoché totale demolizione delle partizioni originarie.
Il progetto è fondato su due soli elementi compositivi che generano, nel loro rapporto, la nuova spazialità nella quale, l’aspetto percettivo e visuale diviene prevalente.
Il muro di spina o setto murario, liberato, isolato, è divenuto visibile e apprezzabile in tutta la sua lunghezza, comprensibile nel ritmo delle sue bucature. Viene rafforzato il suo spessore, enfatizzato il suo valore plastico e definite le profonde e inconsuete bucature che consentono, attraverso di esse, l’accesso agli ambienti.
Il volume dei servizi addensa, in una massa articolata che ricalca un segno dall’andamento oscillatorio e sincopato, tutti gli ambienti e funzioni di servizio della casa, accorpati lungo il suo bordo.
Lo spazio compreso tra i due elementi è il vero tema del progetto. Quello che in origine era un semplice corridoio di servizio diventa lo spazio principale della casa, assumendo dignità architettonica. Uno spazio che, con continuità, fluisce dall’ingresso alla zona giorno, divenendo sua naturale estensione. La sua lunga prospettiva indirizza e proietta il visitatore dall’ingresso verso il fondo dove, lo spazio pulsante, che si comprime e si dilata tra i due elementi della composizione, si apre nello spazio ampio e luminoso del soggiorno. Questo si articola a cavallo di due ambienti, attorno al terrazzo che torna ad essere parte pienamente partecipe della casa. L’apertura di una ulteriore bucatura tra i due ambienti ha consentito di dare maggiore fruibilità e continuità, anche visiva, alla zona giorno.