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ANTE OP
PROGETTISTI: DELISABATINI architetti
ANNO: 2025
DESCRIZIONE: Casa Nove
LOCATION: ROMA
COMMITTENTE: privato
CONSULENTI: Ing. P. Forte (strutture)
COLLABORATORE: 


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PUBBLICAZIONI:

L’intervento ha interessato un’abitazione in un edificio dei primi del novecento a Roma. Essa è caratterizzata da un lungo corridoio che distribuisce tutti gli ambienti, disposizione ricorrente all’epoca, murature di grande spessore e altezze molto al di sopra degli standard odierni che le conferiscono ampio respiro. Il grande muro di spina caratterizza e naturalmente vincola fortemente ogni scelta progettuale. Anche le finiture, tra le quali porte e pavimenti in cementine dell’epoca sono giunte in buono stato, tra queste, di particolare pregio, un soffitto dipinto di un ambiente prossimo all’ingresso. Altra caratteristica è la presenza di ambienti poco differenziati dimensionalmente, tutti molto simili, senza una gerarchia chiara nella quale riconoscere lo spazio più ampio del soggiorno.
Punto di forza della casa è l’affaccio, con balcone, sulla grande corte verde interna, un oasi silenziosa di tranquillità nel centro di Roma. L’esposizione a sud garantisce, su questo affaccio, anche una notevole luminosità degli ambienti interni. Questa peculiarità sarà fondamentale nella scelta progettuale che ha individuato in questa parte della casa il luogo più adatto per realizzare la zona giorno.
Le richieste del committente prevedevano due camere da letto, due bagni, angolo cottura al posto di una cucina separata a favore di una più ampia zona giorno, uno spazio studio divisibile, con possibilità di ospitare un divano letto e attrezzature varie relative all’hobby del proprietario celate entro armadi.
L’intervento ha consentito di modificare la spazialità bloccata che caratterizzava l’abitazione originaria, in una spazialità più libera e continua, adatta al vivere contemporaneo.
Non più tanti ambienti piccoli e chiusi, ma un’unica ampia zona giorno che si estende a cavallo e attraverso il muro di spina, con continuità, differenziandosi in ambiti funzionali, il soggiorno, lo studio, la “galleria”. Una zona giorno aperta e continua contrapposta ad una zona notte chiusa e separata che protegge la propria intimità.
L’intervento, successivamente alle necessarie demolizioni, ha individuato due elementi fondanti la composizione, il muro di spina, e il setto piegato o guscio.
Il muro di spina viene evidenziato dall’intervento, liberato dalle tramezzature che ne confondevano la percezione, risulta più leggibile nel suo spessore e nel ritmo delle sue bucature. Ricade quasi per intero nella zona giorno e viene continuamente attraversato dalla vista e dal movimento degli abitanti, non è ostacolo ma qualifica lo spazio. Le antiche porte, conservate, private delle mostre e riposizionate diversamente nei vani murari, rendono più leggibile la geometria pura della muratura e il suo ritmo.
L’altro elemento, il guscio, protegge la parte più intima e appartata della casa che si svela dietro una porta invisibile, la stanza padronale con i suoi spazi annessi; l’ampio spessore contiene vani e armadi di servizio agli ambienti attigui. All’esterno il guscio definisce e delimita parte della zona giorno. La sua inclinazione contribuisce ad aumentare la percezione della profondità di quello spazio che, a tutti gli effetti, è una estensione della zona giorno, e che viene identificato dal committente come spazio galleria dove allestire le proprie opere.
La galleria di ingresso unita allo studio e al soggiorno costituiscono uno spazio continuo.
Il visitatore percepisce visivamente per intero la continuità di questo spazio che si allunga, in senso longitudinale, nella prospettiva della galleria che affianca il muro di spina e, oltre questo, attraverso le ampie bucature, traguarda lo spazio più chiaramente destinato a soggiorno. Trasversalmente, l’ampliamento in altezza della bucatura nel muro di spina ha visivamente e funzionalmente riconnesso il soggiorno con lo studio, impreziosito dal soffitto originario dipinto, allineati in uno spazio che beneficia di un doppio affaccio, sul verde del cortile interno e sui decori della facciata prospiciente su strada.  Un grande pannello scorrevole a tutta altezza all’occorrenza consente la chiusura dello spazio studio.
Con una nuova e più adeguata dotazione di armadiature e vani ripostiglio, prima del tutto assenti, integrati totalmente nel progetto, l’intervento, riproporziona e rifunzionalizza l’abitazione.
Alcuni materiali originali dell’epoca come il soffitto dipinto, alcune porte e tratti conservati di pavimento in cementine, impreziosiscono la casa e tramandano atmosfere e frammenti di passato.